Il 20 aprile del 1964 il primo vasetto di Nutella uscì dallo stabilimento di Alba. Ma non era la prima crema da spalmare che Ferrero produceva con successo...
La leggenda che mi è stata raccontata in azienda narra che lo zio del signor Michele, Giovanni, in un caldo pomeriggio d’estate dei primi anni Cinquanta, guidava per le Langhe il suo furgoncino per fare le consegne del Giandujot, un blocco di cioccolato gianduja prodotto nella sua pasticceria di Alba. Ad un tratto ebbe un piccolo incidente e si fermò lungo la strada. Con l’intenso calore il cioccolato si sciolse, assumendo una consistenza cremosa. Un bambino, passando di lì, prontamente prese il pane della sua merenda e ci spalmò sopra il Giandujot. Giovanni lo vide, lo imitò e ne rimase così colpito che decise di creare un nuovo prodotto, sempre al gianduia, ma più cremoso: la Supercrema Ferrero, confezionata in un vasetto di vetro, come quello della marmellata, dalla vistosa etichetta giallo-arancio.
Allora, com'è nata la Nutella?
Lasciamo Giovanni Ferrero e andiamo a suo nipote: siamo nel ’64, Michele era già da tempo ai vertici dell’azienda e, spinto dal suo istinto imprenditoriale, decise di voler dare alla Supercrema Ferrero un’identità più forte, più riconoscibile in Italia e all’estero. Lui e sua moglie erano a Francoforte quando una sera, passeggiando, le disse: “Che ne dici se la chiamassimo Nutella? Nut come nocciola ed Ella come lei, la Crema”. La moglie era entusiasta e, partendo dal nome, Michele rivoluzionò il prodotto: cambiò la ricetta della Supercrema per renderla più spalmabile e aggiunse più cacao per differenziarla dal Giandujot; la sgargiante etichetta mutò nell’essenziale immagine di una fetta di pane spalmata di Nutella su sfondo bianco, per coerenza verso un prodotto che voleva essere il più semplice possibile. Infine ridisegnò il vasetto affinché fosse, oltre che il contenitore della crema, anche un bicchiere omaggio per chi comprava Nutella. Utilizzati soprattutto dai bambini, dagli anni Novanta ad oggi i vasetti da 200 grammi vengono decorati con serigrafie raffiguranti personaggi dei cartoni animati come i Looney Tunes, Snoopy e i Barbapapà. I formati medi e grandi, invece, hanno lo stesso identico vasetto dagli anni Sessanta, con l’immagine della fetta di pane spalmata di Nutella, che ci conforta e ci promette che Nutella non cambierà mai.